Tag Archives: Corriere dell’Alto Adige

Alternativa metano/biometano boicottata in Germania e al Parlamento Europeo. L’Alto Adige/Südtirol non fa eccezione, purtroppo!

19 Feb

Commento pubblicato su Facebook

A proposito di mobilità alternativa, in Germania la politica risulta un po’ disinformata, poi l’euforia elettrica (Elektro-Hype), ecc. ecc.
Questo reportage della trasmissione #Kontrovers del BR – Bayerischer Rundfunk è molto utile per capire come stanno le cose realmente.
Ma naturalmente nel “#Klimaland #Südtirol” parlare di ciò equivale ad essere bollati come eretici e destinati al rogo. 🔥 E ci mancava pure l’European Parliament 🇪🇺 a prevedere quote obbligatorie di bus elettrici… 🤔
Magari l’esempio di #Augsburg, che citai in miei interventi su Alto Adige e Corriere dell’Alto Adige nonché Dolomiten – Tagblatt der Südtiroler una decina di anni fa sulle alternative nel trasporto pubblico non era poi così peregrino, ma rimasi inascoltato.
Qualche politico, ambientalista, rappresentante di società di tpl locale o dei media è mai stato alla Stadtwerke Augsburg – swa? Mi sa di no. Invece io, modestamente, sì e già qualche anno fa.

Le labili difese sui nuovi bus Sasa

20 Ago

Reazioni quasi scontate, “Piano Clima” come inesistente e contro-risposte per nulla convincenti, dati sull’inquinamento ignorati. Il perfetto déjà-vu di sei anni fa.

Articolo pubblicato su salto.bz

Tante domande rimangono aperte sulla (sciagurata) scelta di Sasa di preferire, dopo il 2012, di nuovo bus a gasolio, anche se ibridi (che tanto va di moda). Il tutto in contrasto con gli obiettivi del Piano Clima e con dati indipendenti che dimostrano che tali bus sono ben lontani dal definirsi “puliti”.

 

Enigma Sasa e le tante domande aperte

2 Set

Sasa rimane un argomento attuale perché troppi quesiti sono sul tavolo e, a quanto pare, nessuno ha voglia di parlarne. Solo per la manovra in-house o cos’altro?

Intervento pubblicato su salto.bz

 

Il vecchio bus di Sasa, Mercedes Citaro, Euro 3 diesel con quasi un milione di km sul groppone citato nell’intervento. (Fonte: http://www.sasabz.it)

Sasa e le troppe domande aperte

6 Ago

Appare evidente che qualcosa non vada per il verso giusto in Sasa. Domande aperte, nessuna risposta, trasparenza a zero, avanti a tutto gasolio. Con i mass media che…

Approfondimento su salto.bz

Conferenza stampa di Sasa, 4 agosto 2017 (screenshot dal telegiornale di TCA Alto Adige TV)

Sasa e nuovi bus: qualcuno rispondera’ oppure sempre e solo silenzio?

28 Gen

Riporto le mie due lettere pubblicata dal “Corriere dell’Alto Adige” e dall’“Alto Adige” in merito ai nuovi bus (purtroppo diesel) che Sasa intende comprare.

Ci sarà qualcuno che risponderà? Non è certo “bello” da parte di enti e società pubbliche che di fronte a precise critiche si preferisca sempre non rispondere.

Corriere dell'Alto Adige - Lettere - "Autobus Sasa - Risposte insufficienti", 25.1.2017

Corriere dell’Alto Adige – Lettere – “Autobus Sasa – Risposte insufficienti”, 25.1.2017

altoadige_lettere_non_si_accettano_critiche_ma_da_sasa_non_sono_arrivate_vere_risposte_26012017

Alto Adige – Lettere – “Non si accettano critiche – Ma da Sasa non sono arrivate vere risposte”, 26.1.2017

Sasa: con l’in-house il problema non cambia, anzi diventa in-diesel

1 Dic

Nei giorni scorsi i media locali (nell’ordine Corriere dell’Alto Adige, Dolomiten e FF) hanno pubblicato la mia lettera che evidenzia soprattutto la contraddittorietà dell’acquisto dei bus diesel rispetto al Piano Clima 2050, aspetto di cui parlo da anni e che pare imbarazzare non poco i vertici di Sasa e la Provincia che non sanno più che “scuse” trovare per giustificare l’acquisto all’ingrosso di bus diesel. Per tacere dell’aspetto ambientale, ma basta leggere qui.

Notizia freschissima, la Giunta Provinciale ha (o avrebbe) deciso di optare per la soluzione “in-house” per le linee urbane di Sasa a Bolzano, Merano e Laives. Vedremo. Di certo l’articolo della Tageszeitung, l’unico che ne parla, riferisce dell’ingresso della Provincia con una quota minoritaria ma che poi “detterebbe legge” nella gestione.

Per carità, tanto la Provincia decideva praticamente già tutto nella gestione delle linee di Sasa, perfino le pensiline delle fermate, e finanzia l’acquisto dei bus e finanzia con i rimborsi chilometrici la Sasa stessa. I Comuni, che paiono applaudire alla soluzione politica del problema, parrebbero così estromessi dalla gestione. Stanno vacillando le seggiole dei vertici di Sasa e del CdA, notaio inerte di scelte prese probabilmente altrove, ancor di più domani? Se va bene così… contenti tutti.

Un aspetto però lascia perplessi. Si parla tanto di libero mercato e via discorrendo, poi però si mantiene il monopolio pubblico sulle linee con il solo spauracchio delle gare europee. Nella delibera del Comune di Bolzano che perorava la soluzione “in-house”, presaa tale e quale anche da Merano e Laives, vi sono solo affermazioni di principio, non c’è una sola riga sui conti, sulle prospettive economiche e via discorrendo, neanche una simulazione di cosa sarebbe potuto accadere se fosse arrivata, ad esempio, BusItalia, Deutsche Bahn o Ratp. Certo, la decisione è politica, ma non si venga a parlare di “libero mercato”.

Lettera "Nuovi autobus - Puzza di gasolio", Corriere dell'Alto Adige, 17 novembre 2016

Lettera “Nuovi autobus – Puzza di gasolio”, Corriere dell’Alto Adige, 17 novembre 2016

 

Leserbrief - Tageszeitung "Dolomiten" - "Und wieder Dieselbusse - Enttäuschend und ärgerlich", 19./20. November 2016

Leserbrief – Tageszeitung “Dolomiten” – “Und wieder Dieselbusse – Enttäuschend und ärgerlich”, 19./20. November 2016

 

FF - Leserbriefe - "Kein gutes Signal" - 47/2016

FF – Leserbriefe – “Kein gutes Signal” – 47/2016

Rinnovo flotta Sasa: 48 bus a gasolio (forse) in arrivo e a nessuno importa qualcosa?

9 Ott

Mi chiedo se sono l’unico ad interessarsi di questa questione. Forse sì, ma veramente non capisco perché nessuno ne parli, soprattutto a livello politico. Eppure si tratta di decisioni strategiche e in ballo ci sono oltre 10 milioni di Euro (pubblici) di spesa.

Mi spiego: già nel 2011/12 furono acquistati bus a gasolio (42), coperti dalla “foglia di fico” dei (5) bus a idrogeno e con affermazioni del presidente Pagani e dell’ex direttore Rampelotto secondo cui erano più puliti rispetto a quelli a metano in base a anche ad una presunte prove mai pubblicate. Peccato che la CATP in Francia abbia dimostrato, dati alla mano diffusi a giugno 2016, che quelle affermazioni erano non propriamente corrette.

Ora ci risiamo. 48 bus da sostituire, di nuovo dovrebbero essere tutti a gasolio stando alle informazioni raccolte negli ultimi 12 mesi, ma il presidente Pagani a Merano non l’ha detto, perché è brutto oggi parlare di bus a gasolio, forse meglio dire solo Euro 6? Il tutto, non fosse altro, in perfetto disaccordo con il “Piano Clima Alto Adige 2050” che prevederebbe per il 2025 solo autobus a trazione alternativa (idrogeno, elettrici e metano). Se si comprassero diesel, questi sarebbero in servizio almeno fino al 2028/29. se si considera che oggi si prevede una vita utile dei bus di almeno 12 anni, standard scelto dalla Giunta Provinciale di recente Come la mettiamo?

Oltretutto nessuno dice che se si compreranno di nuovo a gasolio (che notoriamente è disponibile in molti pozzi della nostra Provincia… alla faccia delle tante balle sulla autarchia energetica e sulla mobilità elettrica…), ciò significa nuovamente d’impedire di sfruttare in futuro il biometano e l’idrometano (e bisognerebbe capire perché presso la centrale H2 di Bolzano Sud non abbiamo realizzato un distributore di idrometano mentre lasciamo all’Abruzzo di fare questa scelta!).

L’impressione è sempre la solita: comprare bus al massimo risparmio, come avvenuto nel 2011/12 nell’indifferenza generale e magari per evitare di dover ammodernare l’impianto di rifornimento presso il deposito di Sasa, anche se altrove si pensa diversamente e si trovano soluzioni innovative.

Nei giorni scorsi sono state pubblicate mie lettere sul giornale Dolomiten (in risposta ad un’altra lettera) e sul Corriere dell’Alto Adige, che riporto qui sotto. Sull’Alto Adige fino ad oggi nulla, pazienza.

Nessuno ha nulla da dire in proposito? Eppure si stratta si scelte strategiche per il futuro. Oppure i decisori sono sempre solo propensi al blablabla…? Dobbiamo di nuovo perdere l’occasione di prendere una decisione alternativa e lungimirante per il futuro?

Corriere dell'Alto Adige - Lettera - "Il diesel domina", 6.10.2016

Dolomiten - Leserbriefe - Oeffentlicher Nahverkehr - "arum keine Erdgasbusse", 4. Oktober 2016

dolomiten_leserbriefe_elektro-busse_peter_gschnitzer_28092016

Bus elettrico Sasa e prese di posizioni politiche: una riflessione

3 Ago

Sul test del “bussetto” elettrico mi sono già espresso. Leggere quale titolo sul Corriere dell’Alto Adige “Sasa, flotta elettrica entro quindici anni”, beh mi fa solo sorridere per l’ingenuità dell’affermazione. Flotta di E-Bus… con bus a gasolio? La citazione di ‪#‎Londra‬ e ‪#‎Parigi‬ da parte del fulgido Stefano Pagani richiederebbe troppo tempo per spiegare le due situazioni che non c’entrano (quasi) un tubo col bus tutto elettrico.

Che poi si siano sentiti anche rappresentanti politici, o.k., la prima volta dopo cinque anni. Però leggere… va bene sui costi (Maria Teresa Fortini), ma i bus ibridi della vicenda Jellici-Widmann erano a turbina a gasolio (consiglio la lettura della sentenza della Corte dei Conti, è illuminante!), va bene Nicol Mastella, ma non quando Norbert Lantschner cita ‪#‎Norvegia‬ e ‪#‎Danimarca‬ (dimenticando ‪#‎Finlandia‬ e ‪#‎Svezia‬) dove in realtà stanno investendo in BUS A METANO per utilizzare il BIOMETANO (H2 e elettrico sono TUTTORA del tutto marginali). Chiara Rabini svicola poi sul tram. Mi chiedo: ma DOVE eravate cinque anni fa dove sono stati acquistati 42 bus a GASOLIO (e altri 50 SONO IN ARRIVO!) quando sono state dette BALLE colossali (e si stanno ripetendo pedissequamente pure oggi) sulla pseudo-ecologicità di tali mezzi da parte dei vertici Sasa?

Le reazioni dei politici al bus elettrico di Sasa sul "Corriere dell'Alto Adige" del 2.8.2016: dove eravate cinque anni fa?

Le reazioni dei politici al bus elettrico di Sasa sul “Corriere dell’Alto Adige” del 2.8.2016: dove eravate cinque anni fa?

Piccola nota: io non vengo MAI sentito, ma evidentemente avere cognizioni approfondite sul tema (voglio trovare qualcuno, indipendente, che ne sappia più di me in tutta la regione e anche oltre…) evidentemente è un demerito oppure sono semplicemente… scomodo o antipatico. Fate vobis. Tanto è vero che alle lettere e agli articoli nessuno risponde (chi tace acconsente?). Non posso che rimandare al mio intervento su salto.

Auto a gas, gpl e metano: il caso di Brunico e i media – Gasautos mit LPG- und Erdgasantrieb: der Fall in Bruneck und die Medien

5 Gen

Auto a gas (gpl e metano): quando l’informazione va un po’ in tilt confondendo uno con l’altro

Gasautos mit LPG- und Erdgasantrieb: wenn die Medienwelt daneben greift

La VW Golf TGI a metano viene trainata fuori dal parcheggio interrato di Brunico. - Der VW Golf 7 TGI mit Erdgasantrieb in der Tiefgarage in Bruneck, der von der FFW Bruneck abgeschleppt wird. (foto da/von www.feuerwehr-bruneck.it)

La VW Golf TGI a metano viene trainata fuori dal parcheggio interrato di Brunico. – Der VW Golf 7 TGI mit Erdgasantrieb in der Tiefgarage in Bruneck, der von der FFW Bruneck abgeschleppt wird. (foto da/von http://www.feuerwehr-bruneck.it)

Nuovi autobus (di nuovo a gasolio!) per Sasa e Sad, ma gliene importa veramente a qualcuno? – Neue Busse (wieder Diesel!) für Sasa und Sad, aber interessiert das wirklich jemanden?

9 Ott

Qui un mio articolo pubblicato su salto.bz di altri nuovi bus (di nuovo a gasolio…!) in arrivo per Sasa e Sad mentre il mondo dei media fino ad oggi pare non essersene accorto.

In merito il “Corriere dell’Alto Adige” ha  pubblicato la seguente lettera.

CorriereAltoAdige_lettera_nuovi_bus_Sasa_04102015

Lettera – “Mobilità – I bus del futuro”, Corriere dell’Alto Adige, 4.10.2015

Reazioni: “as usual” nulla… il silenzio è la miglior formula per non scoprirsi davanti a domande (scomode?) per questo ennesimo episodio di miopia strategica della Provincia e delle società partecipate pubbliche... che sono dei Comuni e della Provincia, quindi dei cittadini. Trasparenza: zero.

E non mi si venga poi a parlare, per favore, di “green region” per l’Alto Adige!

Bus metano Sasa scritta Erdgasbus Sasa Beschriftung

Su alcuni bus a metano della Sasa risulta ancora la scritta “L’autobus a metano – Muoviamo il futuro”, peccato che si stiano comprando solo bus a gasolio! Auf einigen Erdgasbussen der Sasa steht noch die Beschriftung “Die NaturgasBusse – Zukunft in Bewegung”, aber leider wurden und werden nur Busse mit Dieselantrieb gekafut! (fonte/Quelle: http://www.sasabz.it)

Kürzlich habe ich auf salto.bz einen Artikel (auf Italienisch) veröffentlicht zum Thema der weiteren neuen Busse (wieder mit Dieselantrieb…!) während die Medienlandschaft dieses Thema bis heute nicht berücksichtigt hat.

Die “Dolomiten” hat am 6. Oktober 2015 meinen Leserbrief zum Thema veröffentlicht.

Dolomiten_Leserbriefe_Schon_wieder_mit_Diesel_06102015

Dolomiten – Leserbrief – “Neue Busse – Schon wieder mit Diesel”, 6.10.2015

Reaktionen: wie immer, keine. Die Stille scheint die Strategie zu sein, wenn ein Bürger konkrete (unbequeme?) Fragen stellt über strategische (Fehl-)Entscheidungen. Also zur nachhaltigen Mobilität von Land und der ÖPNV-Gesellschaften, die den Gemeinden bzw. dem Land gehören (also den Bürgern) kann man nur behaupten: Null-Strategie und Transparenz Null!

Aber bitte Südtirol nicht mehr als “Green region” bezeichnen!