Nuovi approfondimenti in Germania fanno comprendere il disastro dello “scandalo diesel” ma in Italia e da noi non se ne parla e se ne ignora la portata. Perché?
Intervento pubblicato su salto.bz
Nuovi approfondimenti in Germania fanno comprendere il disastro dello “scandalo diesel” ma in Italia e da noi non se ne parla e se ne ignora la portata. Perché?
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Intervento pubblicato su FB (link originale)
Un reportage di #Frontal21 del #ZDF che fa veramente incavolare.
Chissà mai perché non si parla dello scandalo #diesel qui in #AltoAdige #Südtirol,,, forse troppi panzer e auto di classe elevata a gasolio di certe marche acquistati da molti altoatesini e SüdtirolerInnen? O forse perché ci andrebbero di mezzo non pochi concessionari di auto? E quindi tanti… “Freunde”?
Certo il problema sta nell’atteggiamento della cancelliera Angela Merkel che si è sempre schierata, di fatto, a favore dei “desiderata” del #VDA e che finora ha ritardato il “retrofitting” delle auto diesel e, di conseguenza, in tutti gli altri paesi della #UnioneEuropea. Che da un decennio si costruiscano auto per gli Usa per rispettare le restrittive normative lì vigenti e qui in #Europa i dispositivi montati sulle auto destinate al mercato USA non vengano montati, è una circostanza che “grida vendetta”.
Ma figuriamoci poi se ne parleranno i #media #italiani…
D’altronde, e datemi pure del polemico, una Provincia Bolzano e relativi “esperti” che paiono non sapere nulla dei taroccamenti sui #camion diesel di cui hanno parlato molti reportage tedeschi (leggasi la risposta http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_445619.pdf all’interrogazione n. 2616/17-XV in Consiglio della Provincia di Bolzano dell’ex consigliere Pöder) … la dice un po’ tutta. Anche perché, per quanto ho potuto apprendere e capire, sì ci sono le sanzioni per i taroccamenti, ma controlli mirati mi sembrano non se ne fanno, né qui da noi, né in #Austria e assai pochi in #Germania.
Sulla questione diesel continua il silenzio, nonostante quanto stia succedendo in Germania. Uno scenario tutt’altro che improbabile anche qui da noi (in provincia di Bolzano)?