Archivio | ottobre, 2013

Autobus a gasolio con contorno di idrogeno, no al metano: quale strategia ambientale nel tpl?

27 Ott

Oggi é stata pubblicata la mia lettera anche dal giornale Alto Adige, peraltro ben in evidenza nella pagina dedicata a lettere, commenti ed interventi.

Ma ne approfitto per segnalare che è anche scaturita una discussione con un dipendente della Sasa in risposta a quanto avevo scritto a commento indicando anche la questione gasolio sì, metano no della Sasa, peraltro in calce ad un articolo che segnalava come siano farlocchi gli orari indicati alle varie fermate pubblicato ieri.

Vediamo se ci saranno repliche, visto che la mia contro-risposta ha smontato del tutto quanto affermato dal dipendente Sasa. Ecco, una cosa non mi torna davvero: Sasa è sfortunata con la gestione dei bus a metano oppure le altre società che hanno bus a metano e hanno costi complessivi di flotta equivalenti, se non inferiori, rispetto ai mezzi a gasolio sono solo fortunate?

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Un’ultima curiosità. L’ultima cosa che avrei pensato di trovare sulla pagina Facebook della Sasa era… una mia foto. Sarebbe stato carino almeno segnalare la fonte, no? Non fosse altro che la foto era inserita in una pagina del sito metanoauto.com in un mio articolo non propriamente con tanto di ©. E la foto è stata inserita sulla pagina FB di Sasa esattamente… un giorno dopo un po’ ingrandita, ma che sia la stessa è indiscutibile. Complimenti per la correttezza. Giudicate voi:

E giusto per non mancarci nulla, ecco un’altra mia foto, pubblicata sempre sul metanoauto.com e “ripresa” sulla pagina Facebook della Sasa.

La mia (!) foto pubblicata sulla pagina FB di Sasa in uno screenshot del 17.11.2013.

La mia (!) foto pubblicata sulla pagina FB di Sasa in uno screenshot del 17.11.2013.

 

La seconda mia (!) foto pubblicata sulla pagina FB di Sasa in uno screenshot del 17.11.2013.

La seconda mia (!) foto pubblicata sulla pagina FB di Sasa in uno screenshot del 17.11.2013.

 

Screenshot delle mie foto dalla pagina FB di Sasa il 17.11.2013.

Screenshot delle mie foto dalla pagina FB di Sasa il 17.11.2013.

 

Nuovi bus a idrogeno a Bolzano per la Sasa contornati da 41 bus a gasolio!

25 Ott

Eh sì, il grande giorno in cui sono stati presentati i nuovi bus a idrogeno è stato il 23 ottobre e il tema è stato ripreso dai media locali come Alto Adige, più critico avendo ripreso taluni dati di un consigliere provinciale dell’opposizione, e Corriere dell’Alto Adige.

Intanto mi sono fatto “parte diligente” sottolineando per l’ennesima volta in una lettera, pubblicata oggi dal Corriere dell’Alto Adige, anche se sul lato dei costi la cosa è mutata visto che vi è un contributo dell’80% dell’UE, la contraddizione dei 5 bus a idrogeno con i 41 nuovi bus a gasolio della Sasa.

Ovviamente non m’attendo risposte, visto che il pasticcio è stato fatto e i bus a gasolio sono stati acquistati grazie ai dati adoperati ad arte per giustificare la scelta, che alla fine era solo una scelta di acquistare il maggior numero di bus possibile, altro che storie!

Chissà se la nuova direttrice della Sasa sarà un attimo più avveduta in queste scelte. Il banco di prova sarà l’acquisto di nuovi bus nei prossimi anni. Il quesito l’ho posto nella lettera pubblicata. Vedremo alla prova dei fatti.

Che da altre parti si possa ragionare in termini differenti lo dimostra l’acquisto di nove bus a metano da parte dell‘ACTV di Venezia e di tre bus a metano a Vicenza, questi ultimi a sostituire bus a gasolio. Ecco, piacerebbe che il futuro ex direttore della Sasa leggesse ciò. Così magari, prima di dire che scrivo “cose non vere”, come mi rinfacciò in occasione della presentazione dei Solaris a gasolio a dicembre 2012, magari si fosse informato per fare una scelta strategica di ampliare la flotta a metano, ma così, purtroppo, non è stato.

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Nel frattempo, notizia che avevo perso oppure che praticamente non è stata ripresa dai giornali, ecco la presentazione di un bus a idrogeno a Laives (link purtroppo non più disponibile, update 9.9.2016). Va bene fare pubblicità all’iniziativa europea Chic, peccato che tali bus, almeno stando a quanto annunciato, non saranno impiegati sulla linea Bolzano-Laives.

La presentazione del Mercedes Citaro H2 a Laives… ma questi bus non saranno impiegati sulla linea 4! (da http://www.stol.it)

“Bus vecchi e inquinanti, altro che idrogeno!”

17 Ott

Il giornale Alto Adige ha pubblicato la mia lettera il 27 settembre con una risposta del direttore Faustini.

Reazioni: fino ad oggi, nulla. Ma non è una novità.

Intanto noto che a Bolzano i vecchi bus a gasolio della Sasa impestano l’aria come al solito. Dovremo aspettare altri dieci anni prima di vederne di nuovi… di nuovo a gasolio?

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Intanto c’è chi spera di avere i bus a idrogeno in Val Gardena. Basta leggere l’articolo dell’Alto Adige del 16 ottobre per rendersi conto che, magari in buona fede per carità, il sindaco di Ortisei forse non sa che un bus a idrogeno costa circa 1 milione di Euro rispetto ai 200mila circa di un bus a gasolio e dei 220mila circa di un bus a metano. Ma si sa che questi ultimi stanno un po’ antipatici ai vertici politici e amministrativi nonché delle aziende pubbliche di trasporto. Perché? Lo spiegassero una volta per tutte, ma invece si ottiene sempre e solo il silenzio con buona pace della tanto decantata e promessa trasparenza.

Giusto per la cronaca, se gli skibus della Val Gardena sono quelli “preistorici” raffigurati nella pagina della Coppa del Mondo, lo credo che si vogliano bus a idrogeno! (senza ovviamente pensare all’alternativa a metano…)

Mezzi "preistorici" per il servizio ski bus in Val Gardena.

Mezzi “preistorici” per il servizio ski bus in Val Gardena.