Intervento pubblicato su Facebook
Eccoli qua quattro bus elettrici di #Sasa acquistati con il contributo della Provincia Bolzano e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del programma “Connettere l’Italia”. Mancherebbe ancora uno da 18 metri per completare il quadretto… elettrico.
Si trovano nel retro del deposito Sasa e visibili solo sulla strada di collegamento vicino al casello di #Bolzano Sud dell’#A22, insomma piuttosto nascosti.
Uno solo è risultato immatricolato, forse è quello con la matricola n. 450, presentato a novembre 2018, che sta circolando sulla linea 18, facendo esperimenti per verificarne l’autonomia e, parrebbe, con risultati poco soddisfacenti. A dimostrazione che i dubbi sull’autonomia, soprattutto in inverno, non erano poi così campati per aria. Siccome l’avevo scritto io, a tempo debito questo dubbio non se l’è filato nessuno, ora il sassolino me lo levo…
Leggo anche che a #Bergamo, dove girano bus analoghi ma senza pantografo per la ricarica veloce, pare che riescano tuttora a coprire solo mezza giornata di turno per poi venire sostituti da bus… a #metano.
Staremo a vedere… intanto la flotta di #Sasa sta stabilendo record a livello di catorci in circolazione, anche dei bus gialli taluni circolano con rumori strani dal vano motore, ma finora non abbiamo avuti i “#flambus” come ad es. a #Roma e a #Torino.
Mentre i “bus sola” #ibridi, che di fatto sono bus a #gasolio con spintina elettrica, arriveranno solo a luglio 2019… campa cavallo… saranno contenti anche a #Laives e a #Merano.