Archivio | gennaio, 2019

Bolzano: ecco i bus elettrici… ma qualche dubbio rimane intatto

28 Gen

Intervento pubblicato su Facebook

Eccoli qua quattro bus elettrici di #Sasa acquistati con il contributo della Provincia Bolzano e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del programma “Connettere l’Italia”. Mancherebbe ancora uno da 18 metri per completare il quadretto… elettrico.
Si trovano nel retro del deposito Sasa e visibili solo sulla strada di collegamento vicino al casello di #Bolzano Sud dell’#A22, insomma piuttosto nascosti.
Uno solo è risultato immatricolato, forse è quello con la matricola n. 450, presentato a novembre 2018, che sta circolando sulla linea 18, facendo esperimenti per verificarne l’autonomia e, parrebbe, con risultati poco soddisfacenti. A dimostrazione che i dubbi sull’autonomia, soprattutto in inverno, non erano poi così campati per aria. Siccome l’avevo scritto io, a tempo debito questo dubbio non se l’è filato nessuno, ora il sassolino me lo levo…
Leggo anche che a #Bergamo, dove girano bus analoghi ma senza pantografo per la ricarica veloce, pare che riescano tuttora a coprire solo mezza giornata di turno per poi venire sostituti da bus… a #metano.
Staremo a vedere… intanto la flotta di #Sasa sta stabilendo record a livello di catorci in circolazione, anche dei bus gialli taluni circolano con rumori strani dal vano motore, ma finora non abbiamo avuti i “#flambus” come ad es. a #Roma e a #Torino.
Mentre i “bus sola” #ibridi, che di fatto sono bus a #gasolio con spintina elettrica, arriveranno solo a luglio 2019… campa cavallo… saranno contenti anche a #Laives e a #Merano.

Diesel, scandalo, retrofitting e… silenzio: basta non parlarne, per non scocciare e deludere ‘taluni’?

4 Gen

Intervento pubblicato su FB (link originale)

Un reportage di #Frontal21 del #ZDF che fa veramente incavolare.

Chissà mai perché non si parla dello scandalo #diesel qui in #AltoAdige #Südtirol,,, forse troppi panzer e auto di classe elevata a gasolio di certe marche acquistati da molti altoatesini e SüdtirolerInnen? O forse perché ci andrebbero di mezzo non pochi concessionari di auto? E quindi tanti… “Freunde”?

Certo il problema sta nell’atteggiamento della cancelliera Angela Merkel che si è sempre schierata, di fatto, a favore dei “desiderata” del #VDA e che finora ha ritardato il “retrofitting” delle auto diesel e, di conseguenza, in tutti gli altri paesi della #UnioneEuropea. Che da un decennio si costruiscano auto per gli Usa per rispettare le restrittive normative lì vigenti e qui in #Europa i dispositivi montati sulle auto destinate al mercato USA non vengano montati, è una circostanza che “grida vendetta”.

Ma figuriamoci poi se ne parleranno i #media #italiani

D’altronde, e datemi pure del polemico, una Provincia Bolzano e relativi “esperti” che paiono non sapere nulla dei taroccamenti sui #camion diesel di cui hanno parlato molti reportage tedeschi (leggasi la risposta http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_445619.pdf all’interrogazione n. 2616/17-XV in Consiglio della Provincia di Bolzano dell’ex consigliere Pöder) … la dice un po’ tutta. Anche perché, per quanto ho potuto apprendere e capire, sì ci sono le sanzioni per i taroccamenti, ma controlli mirati mi sembrano non se ne fanno, né qui da noi, né in #Austria e assai pochi in #Germania.